Lo scarto industriale diventa nuovo simbolo del Made in Italy di lusso. “Regenesi” infatti realizza oggetti e accessori utilizzando materiali di post-consumo. Per colorare usa la farina di castagno e il caucciù per la morbidezza delle sue borse; per i gioielli le vecchie montature di occhiali, i manici delle borse e i catarifrangenti delle biciclette. Poi c’è la pelle rigenerata, le lattine di alluminio e gli scarti di vecchi elettrodomestici, oppure la polvere di gomma raccolta dagli aspiratori. Sono gli “ingredienti” utilizzati da “Regenesi”, azienda che produce oggetti e accessori rigenerati direttamente dai materiali di post-consumo e scarti industriali.
Certificata Remade in Italy, uno schema di certificazione specificatamente rivolto al riciclo per il Made in Italy, “Regenesi” è già sbarcata oltre oceano, suscitando interesse e ammirazione dal “New York Times” al Pompidou di Parigi, fino in Brasile e a Shanghai, dove ha esposto i suoi prodotti al padiglione italiano all’Expo all’interno di una mostra a cura della Triennale di Milano.
Designer italiani e internazionali trasformano gli scarti in bellezza ed è così che nascono tre collezioni: “casa” (oggetti per la cucina e l’home living), “ufficio” (accessori di pelle e per l’arredo) e “moda” (comprende borse, gioielli e piccola pelletteria).