Ci piace l'idea di iniziare il nuovo anno parlando di rigenerazione, dedicata questa volta al nostro team di lavoro. Vi siete mai chiesti che aspetto avrebbe la rigenerazione se la applicassimo a noi stessi e alle nostre organizzazioni?
In molte aree della vita organizzativa personale e di impresa ci sembra di essere bloccati, ripetendo modelli che non producono le situazioni che desideriamo. Molti di noi si sentono incastrati in questa ripetizione, impotenti sulla possibilità di generare risultati diversi.
Queste esperienze possono manifestarsi in modo differente: a livello personale, per esempio se mi sento coinvolto in un lavoro che è privo di significato; a livello di squadra, quando il turnover è troppo alto e porta ad una perdita di identità; come organizzazione, se non riesce ad adattarsi ai bisogni lavorativi che le generazioni più giovani stanno simbolizzando; o come società, dato che stiamo diventando sempre più consapevoli dell’utilizzo di un’economia circolare come unica forma economica in grado di affrontare i temi della sostenibilità ambientale, del design e della moda etica e del lusso sostenibile.
La gestione dei cambiamenti nei decenni '80 e 90 e i programmi di trasformazione in questo senso hanno per lo più fallito, perseguendo un modello lineare e orientato unicamente al profitto.
Ma potrebbe non essere così difficile ridare vita ad un sistema più naturale, circolare, creando le giuste condizioni per promuovere una crescita e uno sviluppo più naturali.
Un fenomeno questo, che sentiamo molto forte e che ha il nome di RIGENERAZIONE.
È qualcosa che accade da milioni di anni nel mondo vivente, ed è proprio questo il motivo per cui il suo nome è “vivente”.
Quando guardiamo a come la vita è fiorita su questo pianeta possiamo prendere diversi spunti interessanti come ad esempio: una grande interazione tra organismi viventi e organismi non viventi (luce, minerali, ecc.), il fatto che ciò che ha esaurito il proprio ciclo di vita muoia, rendendosi disponibile come nutriente per il ciclo successivo, o ancora che non viene fornito nessun aiuto/input esterno per mantenere in vita qualcosa che non è più vitale.
Cosa succederebbe quindi se prendessimo ispirazione dagli ecosistemi viventi per portare più vita nei nostri sistemi psicosociali e sociali? Che aspetto avrebbe la rigenerazione se la applicassimo a noi stessi e alle nostre organizzazioni?
Ecco 5 principi per aiutare l’uomo ad avvicinarsi a questo modello di rigenerazione naturale.
1. Aumenta le interazioni. Questo potrebbe voler dire uscire dalla routine e dalle abitudini che abbiamo costruito nel tempo, incontrare persone nuove e con percorsi di vita differenti dai nostri; trascorrere del tempo in una foresta per capire come qui la vita fiorisce senza bisogno di alcun giardiniere.
2. Incoraggia la vita dove sta chiedendo di fiorire. Organizza il tuo carico di lavoro in modo che ti impegni nel momento in cui senti che l'energia è quella giusta; sviluppa le idee e i progetti che suonano veri per te, dove senti passione ed energia; dare la priorità, nella propria squadra o come organizzazione a quei prodotti, servizi o azioni che possono sia aiutare la vostra azienda a prosperare sia a dare la vita ai sistemi sociali che vi circondano.
3. Riduci gli attacchi alla vita. Questi possono assumere la forma di resistenze, cinismo, giochi di potere, comportamento di controllo, guerra sui territori, modelli mentali fissi, ecc; fare amicizia con l'idea che la vita sia un processo emergente, difficilmente prevedibile e controllabile; premiare la collaborazione e la cooperazione promuovendo processi decisionali collettivi.
4. Lascia andare ciò che è destinato a morire, e scegli di nutrire la vita emergente. Potrebbero essere i tuoi precedenti successi o fallimenti, le tue speranze o le tue paure, un progetto che hai aiutato a creare e guidare, la città in cui vivi...Il compostaggio è una buona metafora: ci ricorda che non si tratta solo di dire "è finita", si tratta di impegnarsi in un processo di lutto che alla fine trasformerà la morte in preziose risorse per la vita del futuro.
5. Lascia andare i processi superflui della vita, non scegliere di sprecare energie per mantenere in vita qualcosa che deve morire. Nutrire il tuo falso sé piuttosto che il tuo vero sé è prosciugare la vita, quindi privartene; lascia andare le relazioni disfunzionali, gli obiettivi non centrati o irraggiungibili.
Quindi, mentre ti stai impegnando in una situazione che intendi rigenerare chiediti: come posso aumentare le interazioni che danno vita qui? Dov’è la vita che sta cercando di fiorire e come posso incoraggiarla? Di cosa ho bisogno per poter aiutare ciò che deve morire a morire davvero alimentando così il prossimo ciclo?
Se attivati insieme, scoprirai che questi 5 principi porteranno molta potenza alla rigenerazione di te stesso, della tua squadra e della tua organizzazione.
Post tratto da un articolo scritto da Matthieu Daum e pubblicato il 19 novembre 2018 su Linkedin.