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N.79 | AR EXPERIENCE: DOPPIA TRANSIZIONE E VANTAGGIO COMPETITIVO

Regenesi Staff

N.79 | AR EXPERIENCE: DOPPIA TRANSIZIONE E VANTAGGIO COMPETITIVO

1. Il paradosso della moda sostenibile: valore percepito vs. valore reale

Il mercato della moda sostenibile affronta una contraddizione strutturale. Nonostante la crescente consapevolezza ambientale, le principali barriere all'acquisto rimangono prezzi elevati, scetticismo, stereotipi e mancanza di conoscenza. La letteratura scientifica conferma che il valore percepito dal consumatore dipende non solo dal prezzo, ma anche dai valori sociali, emozionali e ambientali del prodotto, particolarmente rilevanti nel consumo di moda sostenibile.

Il gap percettivo è evidente: i materiali rigenerati o da recupero vengono spesso associati a compromessi estetici o qualitativi, una narrazione che penalizza l'intero settore. La sfida manageriale non è quindi solo comunicativa, ma epistemologica: come trasformare una percezione negativa in consapevolezza del valore aggiunto?

2. L'AR come risposta strategica: evidenze empiriche

La Realtà Aumentata emerge come soluzione concreta al problema della percezione di valore. Studi recenti dimostrano che le interazioni prodotto-consumatore assistite da AR aumentano significativamente la fiducia d'acquisto e riducono i tassi di reso nelle categorie di prodotto complesse. Più specificamente, indagini indicano che circa il 75% dei consumatori si aspetta di sperimentare servizi AR quando acquista online, e il 71% afferma che acquisterebbe più frequentemente se disponesse di questa tecnologia  vedi The Impact of Augmented Reality Technology on Consumer Purchasing Decision Processes  2022- Frontiers in Business Economics)

L'AR non è un mero strumento di visualizzazione, ma un meccanismo di riduzione dell'incertezza. La tecnologia funge da mediatore tra esperienze retail fisiche e digitali, riducendo il rischio percepito e migliorando la fiducia nelle decisioni d'acquisto. Nel contesto della moda sostenibile, questo significa trasformare la diffidenza verso materiali rigenerati in comprensione tangibile del loro valore estetico e funzionale.

3. Il problema della credibilità nell'era dell'AI generativa

L'efficacia dell'AR incontra però un ostacolo critico: l'erosione della fiducia nelle rappresentazioni digitali. Tra i rispondenti che conoscono o utilizzano l'AI generativa, il 68% esprime preoccupazione che i contenuti sintetici possano essere usati per ingannare o truffare, e il 59% dichiara di avere difficoltà a distinguere tra media creati artificialmente e reali.

Mentre foto, video e registrazioni audio erano considerati lo standard per provare qualcosa di reale, i nuovi modelli di AI capaci di creare media realistici segnalano un cambio di paradigma nel modo in cui le persone decidono di fidarsi dei contenuti. Questo rappresenta una sfida per tecnologie come l'AR: come garantire autenticità in un ecosistema digitale dove il confine tra reale e artificiale si dissolve?

La risposta di Regenesi è nella trasparenza radicale: l'AR non simula, visualizza. Non genera prodotti inesistenti, ma mostra fedelmente oggetti reali nel contesto dell'utente. È una distinzione fondamentale che deve essere comunicata chiaramente al mercato.

4. Doppia transizione: digitale ed ecologica come strategia integrata

Regenesi interpreta la sfida attraverso il framework della doppia transizione: digitale ed ecologica non come processi paralleli, ma come leve sinergiche di innovazione. L'AR diventa lo strumento che rende accessibile e comprensibile la complessità dei materiali sostenibili.

La digitalizzazione non sostituisce la sostenibilità, la rende fruibile ed intellegibile. Permette di raccontare la storia di ogni materiale rigenerato, di mostrare la qualità senza comprometterla con l'incertezza della rappresentazione online tradizionale. È un approccio che riconosce come la transizione ecologica richieda nuove infrastrutture cognitive per essere compresa e accettata dal mercato.

L'integrazione AR-sostenibilità crea un vantaggio competitivo difendibile perché risponde simultaneamente a due esigenze strategiche: l'efficienza operativa dell'e-commerce e la differenziazione basata su valori autentici. Non è più sufficiente essere sostenibili; bisogna rendere visibile, tangibile e verificabile questa sostenibilità.

5. Doppio dividendo ambientale: efficienza e shift comportamentale

L'implementazione dell'AR genera un doppio beneficio ambientale misurabile. Il primo è immediato: la riduzione dei tassi di reso comporta minori emissioni da trasporto, meno packaging sprecato, ridotta gestione logistica inversa. In un settore dove i resi rappresentano una criticità ambientale ed economica significativa, questo impatto è quantificabile e sostanziale.

Il secondo beneficio è sistemico e potenzialmente più rilevante nel lungo termine: abbassando la barriera percettiva verso prodotti sostenibili, l'AR facilita uno shift comportamentale verso consumi più responsabili. Se il problema strutturale del mercato sostenibile è la percezione di valore inferiore, renderla tangibile attraverso la tecnologia significa accelerare la transizione verso modelli di consumo rigenerativi.

Non si tratta solo di vendere meglio prodotti sostenibili esistenti, ma di espandere il mercato stesso attraverso la riduzione dell'incertezza. Ogni acquisto consapevole sostituisce potenzialmente un acquisto fast-fashion, moltiplicando l'impatto positivo oltre il singolo prodotto.

6. Regenesi: dalla teoria alla messa in opera

AR Experience rappresenta l'applicazione concreta di questa visione strategica. Selezionando i prodotti iconici della collezione Regenesi, l'iniziativa non persegue una copertura totale ma una dimostrazione del potenziale: materiali rigenerati che diventano tangibili, qualità che diventa verificabile, sostenibilità che diventa esperienza.

L'innovazione tecnologica al servizio della sostenibilità non è un vezzo comunicativo ma una necessità strategica. In un mercato dove la percezione determina il valore, controllare gli strumenti di percezione significa controllare il posizionamento competitivo.

La doppia transizione non è una scelta, è l'unica via percorribile per chi vuole competere nel futuro della moda.

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