L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta! Ogni 22 aprile il mondo si mobilita per celebrare la Terra e per promuoverne la salvaguardia.
La prima Giornata Mondiale della Terra si svolse negli Stati Uniti nel 1970, un anno dopo l’incidente avvenuto ad una piattaforma petrolifera al largo di Santa Barbara in California. Questo tragico evento causò la fuoriuscita di circa dieci milioni di litri di petrolio in mare per la durata di 11 giorni, colpendo l’opinione pubblica di tutto il mondo. Dagli anni '70 ad oggi il movimento Earth Day è cresciuto costantemente, arrivando a coinvolgere fino a un miliardo di persone in 193 paesi del globo.
La nostra filosofia
Noi di Regenesi crediamo che gli obiettivi e i valori promossi dall'Earth Day vadano perseguiti 365 giorni all'anno! Per questo, a partire dal 2008, trasformiamo un’ambiziosa visione in realtà, rigenerando materie prime di scarto come alluminio, carta, plastica, pelle, tessuti e trasformandole con processi innovativi in materiali performanti, adatti a creare nuovi oggetti di moda sostenibile e di eco-design. Ci impegnamo, in questo modo, a contribuire quotidianamente a un mondo migliore, proponendo un modello di business circolare, nel quale ogni singola creazione viene realizzata dalle mani esperte di artigiani italiani.
Nonostante la nostra costanza, crediamo che l'importanza di questa giornata vada sottolineata a dovere. Questa ricorrenza costituisce anche per noi un'occasione di riflessione sul futuro del nostro Pianeta, ma soprattutto ci ricorda l'importanza di agire in suo favore cercando di dare l'esempio con i nostri gesti, in quanto crediamo che anche il mondo della moda debba contribuire al rinnovamento in atto.
Il nostro appello ai consumatori
Al momento uno dei fenomeni più controversi nel settore della moda è quello dell'iper-fast fashion (valutato 100 miliardi di dollari). Questo modello di business, opposto a quello della circular economy che da anni perseguiamo, è incriminato di violazione dei diritti sui marchi, dei diritti umani, della salute e della sicurezza e, nonostante questo non smette di prosperare. I colossi del fast fashion sono estremamente abili nell'interpretare i gusti dei consumatori e a offrire una rassegna di quelli che sono 'i capi del momento' a prezzi imbattibili. Questo tipo di brand, che sono al centro di infinite controversie, costituiscono al momento gli e-commerce più popolari del mondo e la cosa più scoraggiante è che il loro maggiore acquirente sono i giovani, ovvero gli esponenti di quella generazione che oggi è tanto attiva nelle lotta e nelle manifestazioni contro il riscaldamento globale causato dalle multinazionali.
È importante comprendere come questi abiti a poco prezzo, acquistabili dai giovani con la paghetta della settimana, costino invece molto caro non solo al pianeta, ma anche ai lavoratori che prestano la propria mano d'opera. Si parla di condizioni di lavoro disumane, con turni di dodici ore al giorno per sette giorni alla settimana, con un solo giorno di vacanza al mese, paghe misere e impiego di tessuti di qualità pessima.
Oggi è la Giornata della terra e vogliamo utilizzare questa ricorrenza per fare un appello ai consumatori e soprattutto alle giovani generazioni a non soddisfare i propri sogni cliccando spensieratamente sul tasto “buy” di fronte ad abiti scadenti in poliestere a spese di migliaia di persone sfruttate e a discapito della salute della Terra. A questo proposito teniamo sempre a mente il principio delle tre R: Ridurre i consumi, Riciclare riutilizzando e Rigenerare.
Dietro ad ogni acquisto si nasconde un vero e proprio atto politico, perché la sostenibilità nel mondo della moda ha inizio da noi che compriamo!