Due forze contrastanti hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nell'evoluzione del settore moda: l'apollineo e il Dionisiaco.
Questi concetti filosofici, introdotti da Friedrich Nietzsche, rappresentano le due diverse anime della creatività umana. Da un lato l'ordine, la razionalità e la chiarezza, incarnati dall'apollineo; dall'altro l'istinto, la passione e la vitalità dello spirito dionisiaco. Questa danza tra l'ordine e il caos si riflette nella moda, dando vita alle sue creazioni.
Dall'apollineo fiorisce la bellezza ordinata, caratterizzata dalla simmetria. Ciò si traduce in capi strutturati, linee precise e in una concezione meticolosa del design. Molti stilisti abbracciano questo aspetto della creatività, dando vita ad abiti eleganti e sofisticati, concepiti per esaltare la figura umana e proiettare un'immagine di grazia e raffinatezza. Uno degli esempi più evidenti dell'apollineo nella moda è il classico little black dress.Questo capo iconico, reso unico dalla sua semplicità, dal taglio impeccabile e dall'attenzione ai dettagli, è l'incarnazione dell'eleganza senza tempo.
Il dionisiaco, al contrario, costituisce il polo opposto dell'impulso creativo, ovvero l'irrazionalità e l'entusiasmo spontaneo. Nella moda, ciò si identifica negli stilisti capaci di abbracciare il caos e l'inatteso, dando vita a capi di abbigliamento fortemente emozionali. Un esempio calzante può essere Alexander McQueen con il suo approccio sperimentale e teatrale che sfida i confini della moda, creando opere d'arte da indossare, fortemente influenzate dall'oscurità e dalla bellezza della natura umana.
Sebbene l'apollineo e il dionisiaco siano concetti opposti, nella moda coesistono nei processi di innovazione stilistica, consentendo ai creativi di spingersi oltre i confini del convenzionale, esplorando nuove dimensioni artistiche e trasmettendo emozioni profonde attraverso il tessuto.
La sostenibilità ambientale è diventata uno dei temi cruciali: sustainability is the new black.
In questo contesto, l'innovazione dionisiaca incoraggia la sperimentazione, spingendo gli stilisti a cercare materiali e tecniche di produzione meno dannosi per l'ambiente e gli esseri umani. In questo modo l'ispirazione che nasce dal caos creativo può portare a nuove soluzioni eco-friendly, come l'utilizzo di materiali riciclati, tessuti organici o tinture naturali.
Dall'altro lato, un approccio apollineo all'innovazione può aiutare le imprese ad avviare piani d'azione chiari e metodici al fine di raggiungere obiettivi come la valutazione dell'impatto ambientale di un capo d'abbigliamento lungo l'intera catena di approvvigionamento e la ricerca di metodi per ridurre l'inquinamento e l'utilizzo delle risorse adottando le logiche dell’eco-design.
E' evidente ormai che la moda voglia muoversi verso un futuro più sostenibile, offrendo alle persone la possibilità di esprimersi attraverso l'abbigliamento senza compromettere il pianeta ed il benessere di coloro che sono coinvolti nella produzione. Per farlo dovrà fare affidamento ad entrambe le sue forze creative primitive, ricercando equilibri sempre nuovi.