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GOVERNARE IL PRESENTE, GENERARE IL FUTURO: IL VALORE DELLE DONNE PER UN MONDO PIÙ BELLO E SOSTENIBILE

Regenesi Staff

GOVERNARE IL PRESENTE, GENERARE IL FUTURO: IL VALORE DELLE DONNE PER UN MONDO PIÙ BELLO E SOSTENIBILE

Lo scorso 17 e 18 ottobre, Roma ha ospitato la XXV edizione del Seminario internazionale Donna, Economia e Potere, promosso dalla Fondazione Bellisario.
Il tema di quest’anno, Governare il presente, generare il futuro, è stato al centro di due giornate dense di riflessioni, esperienze e testimonianze, accomunate da un messaggio chiaro: non può esserci un futuro sostenibile senza una reale valorizzazione delle donne.

Come ha ricordato Lella Golfo, presidente e instancabile anima della Fondazione, “governare” non è un termine neutro, ma una scelta di responsabilità e visione. Governare non significa esercitare potere con la forza o l’arroganza, ma orientare il cambiamento con consapevolezza, empatia e capacità di costruire insieme.
Parole che risuonano fortemente anche nella nostra esperienza in Regenesi, dove crediamo che la sostenibilità non sia solo ambientale, ma anche profondamente sociale.

Tra le voci protagoniste del seminario anche Maria Silvia Pazzi, fondatrice e CEO di Regenesi, invitata al tavolo dedicato al tema “Donne & Venture Capital”, insieme a:
Anna Amati, Paolo Cellini, Innocenzo Cipolletta, Noemi Ferrari, Luigi Gallo, Tamara Laurisio, Marco Nannini e Laura Orestano, in un confronto moderato da Cristina Sivieri Tagliabue.
Un parterre di eccellenze, diverse per esperienze e ruoli, ma unite da una convinzione comune: investire nelle donne è investire nel futuro.

Donne e Venture Capital: una sfida culturale, non solo economica

Il punto di partenza, in Italia, rimane complesso.
Secondo i dati di Unioncamere (primo trimestre 2025), solo il 13,8% delle startup innovative è a prevalenza femminile.
Un dato in crescita, ma ancora distante dai livelli internazionali e soprattutto dagli standard di inclusività dei mercati più maturi come quello statunitense.

Eppure, le evidenze parlano chiaro: quando le imprese fondate da donne riescono a consolidarsi, performano spesso meglio della media in termini di ritorno sull’investimento (ROI).
Il vero ostacolo, dunque, non è la capacità imprenditoriale, ma l’accesso al capitale – un tema che tocca le radici culturali e sistemiche del nostro modo di fare impresa.

Il dibattito del tavolo ha evidenziato quanto sia urgente un cambio di prospettiva: non si tratta di “aiutare le donne”, ma di riconoscerne il valore come motore di innovazione, inclusione e crescita sostenibile.
Perché la diversità, quando è reale e riconosciuta, non è mai un atto di equità: è un vantaggio competitivo.

La bellezza come leva di sostenibilità

Per Regenesi, nata dall’intuizione visionaria di una donna, la valorizzazione del talento femminile è da sempre parte del DNA aziendale.
La nostra storia è un esempio concreto di come si possa unire innovazione, bellezza e responsabilità.
Abbiamo trasformato materiali di scarto in accessori moda e design sofisticati; abbiamo creato un ecosistema di artigiani, tecnologi e designer che lavora in equilibrio tra creatività e circolarità; e oggi, con Regenstech e le sue tecnologie brevettate, portiamo la sostenibilità dentro i processi di recupero dello scarto tessile (pre e post consumo)

Ma c’è un filo rosso che lega tutto questo: una visione al femminile del futuro, che non divide ma ricompone, che unisce sensibilità e rigore, estetica e etica.
La bellezza, intesa come linguaggio universale, è la chiave per generare valore duraturo: perché non si limita a “piacere”, ma ispira, educa e trasforma.

Governare il futuro è un atto collettivo

Nel suo intervento, Maria Silvia Pazzi ha ricordato come la sostenibilità, per essere autentica, deve essere prima di tutto sociale.
Non si può parlare di un futuro sostenibile se non si valorizzano le persone – tutte le persone – che lo rendono possibile.
E in questo senso, le donne non rappresentano una categoria da includere, ma una risorsa da liberare. Perché – come dimostra la Fondazione Bellisario, con la visione di Lella Golfo e delle tante donne che la animano – governare il presente significa costruire le condizioni perché il futuro sia migliore. E questo futuro, ne siamo certi, sarà tanto più sostenibile quanto più sarà anche femminile