Concluse le celebrazioni della Giornata internazionale della donna, ricorrenza che si celebra l'8 marzo di ogni anno e sottolinea l'importanza della lotta per i diritti delle donne, cogliamo l’occasione per fare una riflessione sul potere della moda. La moda non è solo un business, o meglio, non dovrebbe essere un semplice business: nella sua essenza è un potente veicolo di espressione, un linguaggio visivo capace non solo di seguire tendenze, ma di crearle e, soprattutto, di stimolare nuovi modelli di pensiero e di comportamento anche nei campi dei diritti.
La moda, nella sua forma più autentica, non reprime l'individualità ma la celebra. Non impone, ma propone. Non limita, ma libera. Eppure, quanto più l'industria della moda si trasforma in mero business, tanto più tende a ricercare modelli conformistici e stereotipi facilmente riconoscibili e commercializzabili, perdendo così la sua capacità di provocare, ispirare e, in ultima analisi, innovare.
In occasione dell'8 marzo, questa riflessione diventa ancora più rilevante. I corpi e i diritti delle donne, spesso oggetti passivi nell'immaginario della moda, rivendicano il proprio diritto di esistere al di fuori degli schemi imposti. Ma quale gioco vuole giocare un brand su questo campo? Seguire la corrente opportunisticamente o prendere una posizione autentica e avere il coraggio di comunicare assumendosi quindi anche dei rischi conseguenti?
Il nostro impegno concreto
In Regenesi abbiamo scelto la seconda strada, mettendo al centro dei nostri valori il Rispetto e abbiamo dato vita ad una iniziativa che ha dato voce alle donne iraniane attraverso la realizzazione di una Maxi Shopping RE-FLAG, proposta in grigio mélange con dettagli verdi e rossi che richiamano la bandiera iraniana, non è solo un accessorio ma un simbolo di solidarietà. Realizzata con tessuti ricavati dal riciclo di bottiglie di plastica, rappresenta perfettamente la nostra filosofia: dare nuova vita ai materiali significa dare nuove speranze, nuove voci. Parallelamente abbiamo realizzato una linea di t-shirt Re-spect in cui si uniscono sostenibilità e attivismo, grazie alle grafiche originali dell'artista Gianluca Costantini, da sempre impegnato nella lotta per i diritti umani attraverso il disegno. In entrambi i casi parte dei proventi delle vendite è stata devoluta al Politecnico di Torino per dare vita ad una borsa di studio destinata a studentesse iraniane impegnate in studi STEM.
Una visione, non solo un brand
Questa è la moda in cui crediamo in Regenesi: non un recinto che limita, ma un orizzonte che si espande; non un'uniforme che omologa, ma un manifesto che differenzia; non un business che sfrutta, ma un messaggio che eleva. Seguendo sempre la visione che il bello è sostenibile e che sia possibile generare nuova bellezza partendo anche dagli scarti.
Perché la vera moda non segue. La vera moda non dovrebbe reprimere o manipolare ma ispirare, provocare, stimolare e valorizzare.